Sabato 9 e Domenica 10 Settembre si è svolto, presso l’Oratorio Salesiano di Genzano, il campo-scuola proposto dagli adulti dell’Azione Cattolica diocesana, dal titolo “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap, 21,5b), Cittadini di Galilea - Compagni di strada.

In sintonia con l’azione pastorale del vescovo, che nel convegno diocesano, ha sottolineato l’importanza del discernimento come cuore dell’accompagnamento, abbiamo voluto pensare insieme percorsi di accompagnamento per adulti e giovani. Significative le esperienze laboratoriali, incentrate su due tematiche principali: in uno abbiamo analizzato la realtà degli ‘adultissimi’ per trarne insegnamento e continuare a guardare l’essenziale della vita cristiana. Nell’altro abbiamo condiviso esperienze di accompagnamento tra adulti. Con i vicepresidenti giovani, in vista del prossimo Sinodo, abbiamo invece cercato di leggere la reale situazione che vivono i giovani del nostro territorio, quelli che intercettiamo nelle parrocchie, che invitiamo ad oltrepassare il sagrato, e quelli che incontriamo per strada, per poterci spendere come adulti in un accompagnamento vivace, fermo, ma tenendo ben presente che il giovane è egli stesso responsabile del proprio percorso di vita.

Attraverso una lectio sui versetti dell’Apocalisse sopra citati, tenuta dal nostro Assistente Adulti Don Andrea Conocchia, abbiamo riflettuto sul significato della parola ‘Nuovo’ che si oppone a vecchio, solito, obsoleto. Nuovo è qualcosa di attuale, fresco, insolito, originale, probabilmente inconsueto, che in qualche modo ci deve sorprendere, sconvolgere, per accogliere Gesù che ci chiede di guardare il mondo con uno sguardo rinnovato per stare accanto dei nostri fratelli con rinnovato amore.

Con il gesuita Don Paolo Monaco, originario della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Ciampino, e attualmente responsabile degli esercizi spirituali della regione Lazio, abbiamo declinato il discernimento in vari modi: CON CHI, COSA, PER CHI. Egli ha sottolineato come tutti siamo accompagnatori per vocazione in quanto cristiani, è necessario però che il discernimento abbia chiaro che l’obiettivo è solo la volontà del Padre e per questo possiamo prendere a modello Gesù stesso.

Entrambe le giornate sono iniziate con la preghiera comunitaria e con la preghiera laica: la rassegna stampa, per leggere con l’aiuto della preghiera la nostra quotidianità, e vivere radicati nel tempo e nel territorio.

Ci hanno fatto compagnia i nostri ragazzi che, con l’attenzione degli educatori, hanno potuto fare un percorso di gioco e riflessione sulla loro realtà, per poter chiedere agli adulti una particolare attenzione nel loro accompagnamento e coinvolgimento nella vita della comunità territoriale.

Una esperienza di studio, riflessione, preghiera, fraternità. In definitiva “prove di discernimento comunitario”.

Simona Terrenzi, Consigliere Adulti


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