L’avverbio “beatamente” a primo impatto può essere associato ad una vacanza estiva rilassante. È invece il titolo che è stato scelto per gli Esercizi spirituali organizzati dal Settore Giovani dell’Azione Cattolica di Albano ed aperti ai giovani della Diocesi. Le suore Angeliche di S. Paolo, presso la villa S. Rita di Segni, hanno accolto i 16 giovani che tra il 21 e il 24 aprile scorso si sono interrogati sulla loro vita alla luce del Vangelo delle Beatitudini.  Ad accompagnare i protagonisti, con dedizione e grande disponibilità, è stato don Marco Cimini, sacerdote presso la parrocchia di Santa Maria Maggiore, in Lanuvio.

Per vivere appieno l’esperienza, ognuno dei partecipanti ha scelto di dedicare tempo per sé stesso.

I giovani si sono fatti portare per mano dal loro accompagnatore spirituale che li ha aiutati ad entrare gradualmente in un clima di silenzio che ha sostenuto e favorito la riflessione personale, per poi uscirne a poco a poco arricchiti dalla parola di Dio che ha illuminato le situazioni di vita quotidiana.

Le giornate sono state scandite dalla lettura della Parola di Dio, dalla liturgia delle ore e dalla celebrazione eucaristica. Inoltre meditazioni, riflessioni personali, e dialoghi con l’accompagnatore, sono state parti rilevanti del giorno.

Il percorso ha messo al centro il messaggio di santità delle beatitudini, riscoprendone la profondità nella vita quotidiana. Per i giovani, di età varia, di diverse esperienze di vita e di fede, provenienti da differenti realtà, non è stata, tuttavia, un’esperienza solamente personale. Hanno vissuto un cammino comunitario e sperimentato la fraternità nell’accoglienza reciproca in un silenzio ricco di gesti, sguardi, abbracci e significato.

 Oltre ai presenti, compagni di viaggio sono stati anche altre persone, lontane fisicamente ma vicine spiritualmente grazie ai tanti messaggi di accompagnamento reciproco nella preghiera. La fine dell’esperienza non è stata altro che il ritorno alla vita quotidiana e l’inizio di una vita rinnovata dalla presenza di Dio.