Papà Federico ha sempre vissuto il motto dell’A.C. “Preghiera, Azione, Sacrificio”. Ricordo ancora quanto tempo ha dedicato all’Associazione. Il Centro Diocesano di A.C. era diventato la sua seconda casa. Quando papà non lo vedevamo a cena o nei pomeriggi domenicali, bastava telefonare al Centro Diocesano ed eravamo sicuri di trovarlo lì. Ricordo ancora quando lo accompagnai ad Anzio dalle Suore Mercedarie per un incontro di A.C. sulla famiglia. In macchina, di ritorno, gli dissi che il suo intervento era stato profondo, toccante, una lettura del Vangelo calata nella quotidianità dell’oggi. Sì, era raggiante. Mi racconta mamma che spesso la notte era ancora là, al Centro, per scrivere delibere associative, per organizzare il lavoro di segreteria. Ha sempre tessuto una fitta rete di contatti con tutte le associazioni parrocchiali nel territorio diocesano. Niente lo soddisfaceva di più che sentirsi il segretario” che lavorava nell’ombra…” nel silenzio di quella stanza del Centro Diocesano. L’8 dicembre, per papà, non era solo la solennità dell’Immacolata, ma la festa associativa dell’A.C. e come ci teneva a quest’appuntamento. Papà, anche in questi ultimi anni di vita, ha sempre portato nel cuore tutti gli associati di A.C. e quando gli dicevo che avrei partecipato agli incontri mi raccomandava di salutare tutti. Nel cuore di Papà oltre alla moglie, noi figli, i suoi genitori, fratelli, cugini, un posto del tutto speciale lo occupavano tutti gli associati dell’AC. 

Don Carlo Passamonti

“Il vero cristiano, conscio e memore delle tradizioni cattoliche religioso-sociali, si deve manifestare nella realtà del presente senza fanatismi ed erronei preconcetti, deve vivere in assoluta coerenza e conformità alla Parola che è Via, Verità e Vita, perché solo questo gli consente di proiettarsi nel futuro con serenità e gioia”.

Federico Luigi Passamonti